PERSONAGGI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONCESSIONE MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR CIVILE 22/08/2003

Dopo un'attesa durata quasi sessanta anni viene conferita la Medaglia d'Argento al Merito Civile a Terelle. Il giorno 22 Agosto 2003, circa venti sindaci, provenienti dai paesi vicini, con i rispettivi gonfaloni e i vari rappresentanti delle associazioni combattentistiche, si sono radunate in piazza Crolla difronte al municipio. Il corte, accompagnato dalla banda musicale degli aplini, si è diretto in piazza Roma presso il monumento ai caduti di tutte le guerre. La cerimonia è iniziata con la lettura di cenni storici su Terelle da parte del vice Sindaco Pietro Grossi in attesa dell’arrivo del Prefetto Aurelio Cozzani che ha dato inizio alla cerimonia della consegna.  Deposta una corona di alloro in memoria delle vittime e dopo l’intervento del sacerdote è iniziata la liturgia della parola presieduta da Don Germano Savelli. Poi il Prefetto Cozzani ha posto la medaglia sul gonfalone di Terelle. Sua Eccellenza  ha poi ricordato a grandi linee le tappe di quei terribili giorni in cui Terelle offrì asilo agli abitanti dei paesi lungo la linea Gustav. Ha voluto inoltre precisare che la medaglia d’argento concessa a questa comunità non ripaga certo dei lutti e delle distruzioni subite ma li consegna alla storia e alle future generazioni. La cerimonia si è conclusa con il discorso di ringraziamento ai sindaci e alle autorità da parte del Sindaco Vincenzo Leone che sottolinea il suo impegno a far pervenire almeno un segno di questa giornata a tutti i sopravvissuti che per varie ragioni sono lontani. Infine tutte le autorità sono state invitate al buffet organizzato dall’Amministrazione Comunale e la serata è stata allietata dalla banda degli Alpini.

 
     
 

INTERVENTO DEL SINDACO ALLA CERIMONIA DELLA CONSEGNA DELLA MEDAGLIA D’ARGENTO AL MERITO CIVILE 22 AGOSTO 2003

Eccellenza, On/li colleghi sindaci, signori rappresentanti delle associazioni combattentistiche, cittadini tutti e convenuti GRAZIE.

GRAZIE per la vostra presenza su questo lembo di suolo patrio ove sessant’anni orsono si scatenò l’odio degli uomini arrecando ovunque lutti e rovine.

Fortunati noi cui non fu dato sperimentare le tante sventure di quella assurda guerra, fortunati quanti qui presenti, pure a costo di sofferenze inaudite, ebbero salva la vita.

I nostri genitori ancora oggi, con dovizia di particolari, ci raccontano dei bombardamenti aerei, dei mitragliamenti, dei cannoneggiamenti, del ferro che stracciava le carni, delle malattie che mietevano vittime, della travolgente furia delle belve teutoniche, degli abusi delle truppe di colore, tutti avvenimenti cui, se non fosse per l’autorevolezza di chi ancora a distanza di oltre mezzo secolo ce li ripropone, saremmo portati a non credere.

Ma parla pur di questo la presente lapide sulla quale sono stati scolpiti, oltre che ai nomi dei militari di questa terra caduti nelle due guerre, anche quelli dei centosessanta civili caduti nella bufera del secondo conflitto mondiale.

Un prezzo molto elevato per questo nostro paese che all’epoca contava ancor più di duemila abitanti, costretti per ben cinque mesi a restare tra le prime linee inchiodati in ripari di fortuna sotto il fuoco incessante delle artiglierie.

In questa giornata particolare per la nostra comunità e con questa cerimonia presieduta da sua Eccellenza il Signor Prefetto di Frosinone Prof. Cozzani vediamo, a distanza di sessant’anni premiati i sacrifici, le sofferenze e i lutti subiti dal popolo di Terelle tra il Settembre 1943 e il Maggio 1944 insieme con i numerosissimi sfollati di Cassino e dei paesi limitrofi che subirono sulle nostre montagne la stessa sorte fatta di stenti e di privazioni, sorretti tutti solo da una grande fiducia nella sopravvivenza.

Il mio pensiero in questo momento va a tutti i sopravvissuti che per varie ragioni si trovano lontano e mi impegnerò a far loro pervenire almeno un segno della giornata odierna.

Un sentito ringraziamento al Signor Prefetto Prof. Aurelio Cozzani che la nostra richiesta, diretta al Ministro dell’Interno suffragò con la saggezza che gli è propria e la competenza che lo distingue e un grazie di cuore al Signor Presidente Carlo Azeglio Ciampi che ha voluto di conseguenza onorare il gonfalone di Terelle di medaglia d’argento al merito civile.

Una particolare e sentita gratitudine al Sen. Oreste Tofani per aver dall’alto delle sue responsabilità di Vice Presidente del Gruppo di Alleanza Nazionale al Senato seguito e vigilato sul buon esito dell’accoglimento della istanza di riesame.

Per non averlo fatto all’inizio di questa manifestazione rivolgo il mio grazie e la mia riconoscenza a tutti i dipendenti del comune ai lavoratori di pubblica utilità ed alle volontarie del Servizio Civile che si sono impegnati per la buona riuscita di questa giornata.

Al molto reverendo Padre Don Germano Savelli, monaco di Montecassino nato a Terelle e al molto reverendo sacerdote Don Angelo Moncelli Tenente Colonnello Cappellano e parroco di Terelle un grazie per la loro presenza.

VIVA TERELLLE – VIVA L’ITALIA

 

Intervento del prefetto

Un cordiale saluto a tutti. Autorità religiose, politiche, civili e militari ed a tutti voi cittadini di Terelle eredi di quei cittadini che a cavallo del 1943 e 1944 subirono gli oltraggi della guerra più dura tra quante la storia ricordi.

Un saluto particolare ed un ringraziamento di vero cuore al Sindaco Vincenzo Leone, che mi ha voluto qui a sottolineare l'indissolubile legame che unisce le Autonomie locali allo Stato centrale.

Saluto e ringraziamento che volentieri estendo anche al Prof. Pietro Grossi, che tanto si e' adoperato per dimostrare il buon diritto di Terelle alla medaglia d'argento.

La motivazione della medaglia d'argento sintetizza il calvario della città e dei suoi abitanti, cittadini e sfollati, ma per  meglio  comprenderne  la  drammaticità  occorre ripercorrerne, sia pure sommariamente, le tappe.

-     Già nell'ottobre 1943 Terelle offre asilo agli abitanti dei paesi posti lungo la linea Gustav: solo da Cassino giungono ben 3.000 profughi.

-     Nel  dicembre  successivo  l'artiglieria  degli piazzata  davanti  a  Cassino,  comincia  a battere sistematicamente la parete a Sud Est del Monte cui si trova Terelle causando 33 morti;

-     Il 25 e il 28 gennaio 1944 Terelle subisce bombardamenti aerei devastanti con altre morti e distruzioni;

-     Alla fine di gennaio la popolazione viene deportata a Roma ed anche al Nord dell'Italia ed il paese rimane in balia degli scontri e dei corpo a corpo tra i tedeschi asserragliati e le tristemente note truppe francesi del Gen. Juin, che si erano incuneate sulle sommità di Belvedere, Cerro e Colle Abate;

Dal 9 aprile 1944 coloro che erano riusciti ad evitare la deportazione rifugiandosi nelle campagne, nelle grotte e nei casolari isolati subirono il massiccio rastrellamento delle SS, nel corso del quale furono uccisi altri 66 terellesi, in quella che fu poi detta Valle della Morte. Inoltre le truppe francesi nelle zone già da loro occupate cominciano a perpetrare quegli odiosi soprusi che tutti conosciamo. Centinaia di morti quindi e il paese distrutto al 95%. Ecco, in breve sintesi, la cronistoria del calvario di Terelle e dei suoi abitanti. La medaglia d'argento al merito civile concessa a questa orgogliosa e fiera comunità non ripaga certo dei lutti e delle distruzioni subite, ma li consegna alla Storia ed alle future generazioni. Anche quando, e tutti ce lo auguriamo di vero cuore, il mondo sarà totalmente pacificato ed i nostri discendenti studieranno gli eventi bellici degli anni '40 con lo stesso distacco scientifico con cui noi abbiamo studiato le guerre del passato, da quelle puniche a quelle di trent'anni e via discorrendo, la medaglia d'argento sul gonfalone sarà, in occasione di ogni manifestazione, al tempo stesso imperituro ricordo di quanti subirono il loro triste destino di stenti, esilio e morte e monito perché simili efferatezze non trovino più posto nella vita delle generazioni che verranno.